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sabato 11 aprile 2015

Let's go!

Le vacanze irlandesi giungono al termine, oggi ultimo giorno da turista, ultimo giro, ultima corsa. Domani si torna a casa. Ho un aereo da prendere alle 6.40 per tornare nella mia amata Inghilterra, per atterrare nella mia adorata Birmingham e per riprendere la vita da au pair. Questa è stata una settimana entusiasmante in cui ho preso tutta l'energia di cui necessiterò nei prossimi giorni. Mi sono ricaricata, sono pronta a tornare a casa e a chiudere il mese con grinta ed entusiasmo. 
Una dolce parentesi questa in Irlanda che mi è servita ad aggiungere pezzi al mio nuovo puzzle. Quel famoso cerchio che si apre e si chiude adesso ha degli elementi in più. 
Sono atterrata a Dublino una settimana fa, alle 9 di mattina. Ad attendermi un sole meraviglioso e una città piccolina ma molto carina in cui mi sono sentita subito a casa. Dublino mi ha preso bene, è una città in cui tornerei con piacere. Abituata ai grandi spazi che offre il Midland mi è sembrata piccola come città, ma non lo è. Mi sono innamorata di uno dei suoi parchi, il St Stephen Green, della sua calma, dei suoi animali, del suo verde. Uno di quei parchi in cui mi fermerei con piacere a leggere un libro per poi chiuderlo e abbandonarmi al nulla...
E poi è stata la volta di Cork, cittadina che mi ha atteso con le luci delle giostre ed io, bambina in vacanza, ero già felice. 
Cork è la seconda città più importante dell'Irlanda ma è poco più di un grande paese, un posto tranquillo, con i suoi pubs, i negozi, il canale, i suoi ponti e tanta gente tranquilla, che non affolla la città e non disturba i tipi solitari come me. In questa settimana se c'è una cosa che non ho mai smesso di fare (oltre a mangiare, ma insomma, do per scontato che sappiate bene che io non mangio per nutrirmi, ma per sport, per passione, per amore. Decisamente) è stata sentirmi una persona estremamente fortunata. Perché io un anno fa ero stressata da morire, con un lavoro che mi toglieva l'anima, con i conti da tenere sotto controllo, esami da dare, una tesi da preparare, bollettini da pagare ed altre cento cose che non saranno certo i problemi più grandi del mondo ma erano i miei e mi facevano sentire al limite. Ed invece oggi sono qui, mi sono trasferita all'estero, mi emoziono per un parco con gli animali, mi sento a casa in città che non sono le mie, prendo aerei senza sosta e vado a trovare gente che nemmeno conosco, faccio progetti, ho preso una casa, inizio a vivere una vita nuova, parlo bene una seconda lingua, mi godo le giornate, non ho problemi e quelli che ci sono me li faccio passare. Sono una persona più rilassata che vede le cose in maniera diversa, che cerca soluzioni e non considera problemi, che si entusiasma per ogni cambiamento, che vuole crescere e vuole dimostrare a se stessa che non è vero che al mondo riescono solo in pochi, non è vero che c'è chi può e chi non può, non deve più esistere la concezione che se non sei figlio di o non hai i soldi, le possibilità, le conoscenze, non arrivi, non riesci, non ti salvi. 
Basta crederci fino in fondo e non importa se devi arrivarci per gradi, salirai ogni gradino guardando il prossimo e ti rialzerai senza mai perdere la fiducia in te stesso e credendo sempre che dal prossimo gradino sarà tutto migliore. 
Se c'è una scala da salire io ora la vedo fatta di mezzi gradini dove non fatichi per salirci, dove c'è la moquette così puoi andarci anche scalzo. Una scala alta, devi fare molta strada, ma lungo il cammino puoi fermarti a riposare e goderti il panorama e ad ogni passo sarai sempre più in alto, sempre più vicino alla prossima scala, per avere sempre nuovi stimoli, per puntare sempre più in alto e per non sentirti mai arrivato, ma sempre lì pronto a fare di più.
Sono una persona molto positiva e in questo momento della mia vita non sto salvando vite umane, ma vi assicuro che salvare me stessa è la missione più ardua che avessero potuto affibbiarmi ed essermi liberata di certi demoni mi porta a credere che possa ancora fare molto, per me. 
Imparate a conoscervi, salvatevi, datevi degli obiettivi, rialzatevi, cercate sempre un modo per arrivare ad uno spiraglio perché da lì a poco troverete la luce. Se posso essere un esempio per qualcuno, voglio essere l'esempio perfetto per me stessa. Perché arriveranno altri momenti di buio pesto (e non potrò mangiarlo, non potrò farci saltare due trofie dentro) e allora dovrò ricordarmi di questi giorni, di questi mesi, di questo momento che non credevo mai potesse arrivare. Dovrò guardarmi indietro e ricordarmi che se sono riuscita a salvarmi una volta potrò farlo sempre. E allora avrò la consapevolezza di non potermi più perdere. 
Ho imparato che nella vita nessuno ti regala niente e credetemi, nel mio caso non è affatto una frase fatta, purtroppo anche le piccolissime cose io ho dovuto non solo sudarmele ma guadagnarle da me e come me ce ne sono tante di ragazzi e ragazze e quindi non mi sento speciale, ma unica, perché io ho trovato la mia strada dopo tanti tentativi e sacrifici e adesso voglio percorrerla con il sorriso sulle labbra, con la pace interiore e con la serenità che merito. 
Sono fiera di me stessa, sono fiera per essere così piccola da sorridere ancora per le luci delle giostre. Sono contenta della nuova me e sono pronta ora a chiudere un altro cerchio per aprirne uno nuovo. Perché dopo la parentesi irlandese c'è da chiudere anche la parentesi di West Bromwich, c'è da chiudere con il mondo delle au pair ed iniziare il mondo delle immigrate. Ed io sono pronta! 

Let's go!

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