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sabato 25 ottobre 2014

Il volo. Quale compagnia fa per me?

E arrivò l'ultimo weekend tutto italiano, il mio ultimo sabato a Fovea City. A quest'ora, tra 7 giorni, sarò in volo verso l'Inghilterra, presa da mille pensieri, magari ascolterò la musica, magari verso due lacrime, forse guarderò il cielo o sotto di me. Probabilmente mi starò tappando il naso perchè quello accanto a me puzza o magari mi tappo le orecchie perchè accanto ho un bambino che strilla come un ossesso. Forse penserò che fa freddo, in questi maledetti aerei fa sempre dannatamente freddo. Magari già piove, magari il pilota fa pena e combatterò tra fischi alle orecchie e mal di stomaco. Saranno tutte opzioni possibili, magari farò tutte queste ore durante le mie due ore e quaranta minuti che da Napoli mi porteranno a Londra. Oggi ho scelto il mio posto in aereo. Parliamo quindi del volo. 
Come scegliere il volo giusto? Esiste una compagnia migliore di un'altra? Con chi volare?
Non esistono compagnie migliori di altre, specie se hai pochi soldi da spendere per un volo e specie se devi fare un viaggio breve e non necessiti di chissà quali comfort. Io mi sono affidata a Skyskanner quindi in realtà ha fatto tutto lui per me e se volete un consiglio, più che ad eDreams o ad Opodo, affidatevi a Skyscanner. Compara milioni di voli e di orari in base alle vostre preferenze e vi propone davvero la tariffa più economica e conveniente in base alla vostra tratta e alle vostre esigenze. Io mi sono trovata benissimo e ho prenotato con Meridiana, questa sarà la mia compagnia. La consiglio, per ora. Vedremo come andrà l'imbarco, il volo e tutto il resto, ma per ora sono molto soddisfatta. Mi concedono doppio bagaglio incluso nel prezzo, cosa che compagne low cost, come easyJet o Ryanair, non fanno, paghi sì con loro pochi euro per il volo, ma poi ti arriva la batosta per portare il bagaglio in stiva e la convenienza (apparente) svanisce. Se dovete fare un piccolo viaggio, affidatevi pure a loro che con 29€ io ho volato da Napoli per Parigi con solo il bagaglio a mano, ma se vi state spostando per più tempo, come me, si parla di mesi, allora il bagaglio a mano potete appiccicarvelo.. serve quello in stiva! E con Meridiana ho incluso nel prezzo sia il bagaglio in stiva da ben 23 kg sia quello a mano da ben 8 kg e in più mi è concesso di portare in aereo anche il tablet o una borsa o un marsupio. Insomma riuscite a volare bene, portando tutto e a poco prezzo. Io ho trovato molto conveniente la tratta Napoli-Londra, rispetto ai voli che partono dalla più vicina (per me) Bari o Pescara, quindi se siete meridionali come me, fidatevi della partenza da Napoli. La mia compagnia mi ha permesso di fare il check in online, cosa che ormai fanno tutte le compagnie, quindi oggi ho fatto tutto. Cosa degna di nota è che con Meridiana potete scegliere il vostro posto in aereo! E tutto questo GRATIS. Mentre altre compagnie vi chiedono dei supplementi per poter scegliere il posto. Io invece avevo la mia bella cartina, mappa, chiamatela come volete, dell'aereo e ho potuto scegliere, tra quelli disponibili, il mio bel posticino. Fantastico. Avrei voluto un bel posto lato corridoio, in modo da sentirmi più libera, ma poi mi sono detta che mi sarei persa tutto il paesaggio, posti da tre, sarei stata troppo lontana dal finestrino! Il posto al centro nemmeno a parlarne che poi mi sentirei incastrata e così mi sono affidata al mio bel posto lato finestrino. Che puzzino o meno le persone che avrò dietro, avanti o accanto, almeno avrò il paesaggio a farmi compagnia, nuvole, pioggia, sole o quello che mi aspetta, non voglio perdermi nulla. Anche perchè vorrei scattare foto o girare video per farvi vivere con me questa bella avventura che mi/ci aspetta!!! 
Preparate i bagagli, manca solo una settimana...  

venerdì 24 ottobre 2014

Saluti che potete anche tenervi

Eh insomma ci siamo. E adesso tutti si ricordano che esisto, chi ti vuole vedere a destra, chi ti vuole salutare a sinistra, gente che manco senti che ti invita per un caffè solo perchè ha saputo che ti laurei o peggio che stai per partire. Ma signore vostro dio mi incontri per strada a stento mi saluti, hai il mio numero da mesi se non anni e mai un "come stai?" e ora che mi laureo ti presenti? We baby, io non festeggio, scordati l'invito al party che non ci sarà e dimenticati di me che non ti offro manco da bere. Ipocrisia portami via, ma fatemi il piacere! "Oh poi sentiamoci, tienimi aggiornato!" Ma perchè, scusami, di solito ci sentiamo? Ma di che ti devo aggiornare? Non so voi, ma a me sta capitando tutto questo. Girerò un film: Paranormal Cattivity.
Gente strana, ne è pieno il mondo, ne sono piena io! 

Comunque, miei fedelissimi cuoriosoni, i lavori di grafica sono pronti, ringraziamo i coniugi Cascioli che si sono prestati a darmi una mano e forse hanno provato pena per la povera disagiata che sono e nemmeno mi hanno fatto pagare la stampa del cd e della locandina e mi hanno persino offerto due confetti, uno alla banana e uno ai frutti rossi. Quindi di pratico non resta più nulla, dovrei solo preparare il famoso discorso. Ma se ieri era ancora giovedì, oggi è ancora venerdì. Quindi semmai domani che sarà già sabato raccolgo le mie idee e butto giù un mezzo discorso per tenere allegri amici e parenti che lunedì verranno stile ultras a sostenermi con tanto di coro "Non mollare mai".

Oggi ancora saluti e cento cose da fare che poi diventano mille ma io ne ricordo solo tre e finisce sempre che le 24 ore non mi bastano mai e perdo giorni, tempo e memoria. La valigia sta sempre lì che aspetta, ancora non la chiudo, domani farò il check-in online e mi sceglierò il mio bel posto. Questa è la prima volta che volo da sola. Sarà un viaggio interessante. Conto di filmare e fotografare molto così monto un bel video per chi mi segue sul mio canale YouTube e vi faccio entrare nel mondo di Lari la viaggiatrice solitaria. La mia nuova famiglia mi sta aspettando a Londra, sono arrivati ieri nella Capitale per trascorrere queste loro holiday di fine Ottobre con i parenti. Io arriverò sabato e vedrò questa uggiosa Londra e anche il mio amico Jacopo che mi consegnerà la mia sim giffgaff. Addio Tim, benvenuta Giffgaff! Nuovo gestore, nuove tariffe, nuovo numero. Sarà divertente! Testerò per voi questo gestore e vi farò sapere se può battersi contro i più noti colossi Vodafone o 3. 

Che dire, felice weekend a tutti. Take care!

giovedì 23 ottobre 2014

La Valigia sul letto... quella di un luuuuungo viaggio!

Felice giovedì a tutti. 
Siamo nel bel mezzo della settimana e ci sarebbero 101 cose da fare e io me la prendo comoda un po' per pigrizia, un po' perchè credo sempre che ci sia tempo e preferisco fare le cose con calma, che la fretta, come dice mia nonna, fa i figli ciechi. 
In teoria sono tutti in ansia e giubilo per lunedì, per questo traguardo che è la mia tesi, tutti tranne me, tranne a casa mia. Qui siamo tutti presi dalla mia partenza e si parla solo di clima, valigie, abitudini, ansie, paure.. Io ancora non preparo un discorso! Andrò di gomito, come mi hanno suggerito stamattina, che tanto, a scrivere le cose le ho scritte io, a parlare so parlare, ma che discorso vogliamo preparare? Minimo sforzo massimo rendimento. Per dirla tutta, ancora non so nemmeno cosa mettere questo fatidico 27 e nemmeno me ne importa. Mi preme più cosa mettere in valigia, nonostante la partenza sia prevista tra 9 giorni. Ma ci pensate? Tra soli 9 giorni io sarò un'au pair a tutti gli effetti!!! Casa nuova, città nuova, nuovi colori, odori, puzze e sapori. I bambini che mi aspettano, la famiglia che si unisce per presentasi, Londra che smetterà di piovere per me, la regina che già mi ha inviato un selfie per darmi il benvenuto, Birmingham in festa per accogliermi, il sindaco di West Bromwich che ha indetto una manifestazione.. 
Tutto meraviglioso. E quindi cosa mettere in valigia visto che 3 giorni fa qui c'erano 28 gradi e nella mia nuova città solamente 8?! Sono nel panico più totale. 1 perchè non so davvero come si affronti l'inverno visto che qui nel profondo sud esiste sempre e solo il sole, fa freddo due mesi l'anno (gennaio e febbraio), puoi andare in giro con le scarpe di tela, mai messa la lana addosso e mai vista la neve in 24 anni. Come si affronti e cosa sia l'inverno io proprio non lo so e  questa cosa mi emoziona, perchè sarà stupendo tutto! Solo che insomma questa storia della valigia diventa un po' uno stress. Non sai che mettere e vorresti portare tutto per poter essere pronta a freddo, gelo e pioggia, ma lo spazio quello è e quindi ho colto il suggerimento: sottovuoto. Così sto cercando queste buste che fanno i miracoli e ti riducono il volume fino al 75% in modo che metterò tutto e niente e sarò pronta a cipolla per qualsiasi atmosfera. Che poi, mica è facile preparare una valigia per 6 mesi!! E questo è il punto 2. Io e la mia famiglia ci siamo dette o meglio date un periodo di prova di ben 6 mesi in cui io capirò se questa è l'esperienza che fa per me e loro anche, se ci troveremo bene si deciderà se vivere un'esperienza più lunga e da 6 mesi si spera di passarne insieme 8 o anche 12. Quindi, insomma, un conto è andare in vacanza 10 giorni a Pescara con gli amici, un conto è preparare una valigia per restare via "almeno" sei mesi!! Sembra impossibile, ma ci riuscirò. Anche perchè, sia chiaro, non andrò a vivere in un paese di gente che scorrazza nuda e ha l'anello al naso, avrò negozi e stranegozi e mercatini e tanti posti carini colorati e forse pure profumati dove comprare ciò che manca. Quindi di base nella mia valigia ci saranno 2 o 3 giubbotti sottovuoto insieme a 3 o 4 felpe e qualche maglione. E poi scarpe, intimo, 2 sciarpe, spazzola,.. 
Ordinata come sono, non oso immaginare che cozzaglia di cose finiranno in valigia! Ma va fatta, quindi, di corsa, vado a dare una sistemata al mio armadio, chissà che non trovi qualcosa di decente, carino e magari femminile da mettere lunedì. 

Saluti a casa!

Lari

martedì 21 ottobre 2014

La Propaganda

Ed eccoci qui con la Apple che sforna aggiornamenti software ogni 5 giorni e con me che dopo due anni da iPhonista anonima ancora oggi ho scoperto che posso scaricare e installare l'aggiornamento direttamente dal pc con iTunes senza fare sempre tutto dall'iPhone che non non ha mai giga sufficienti. Sono proprio tecnologica io. 
Questa è la mia ultima settimana italiana, non so quante volte l'ho detto e quante altre lo ripeterò, ma credo chiunque al posto mio non avrebbe altro da dire. Vivi una serie di emozioni e sensazioni che scaricano e caricano adrenalina a non finire! Ho iniziato tanti progetti, ho tante idee, tanti obiettivi, sono piena zeppa di cose da dire, dare e fare! Dall'aver creato questo blog che mi lascia sfogare e che mi aiuta a non perdere la voglia di scrivere, dall'essermi lanciata su YouTube con il mio canale, dalla voglia di cambiare vita, dalla tesi che incombe fino ad arrivare a tutte le cose anche un po' tristi come il dover salutare tutti, dagli amici ai parenti alla mia dolce metà. Ma la vita è bella proprio perchè ricca di cambiamenti e io sto facendo la stessa fine della Apple, ogni 5 giorni mi aggiorno! Con oggi ho terminato tutto il gran lavoro per la tesi, ho mandato in stampa i lavori grafici ed entro giovedì mattina dovrei avere tutto pronto. Ho anche tirato fuori la sfigatissima presentazione in PowerPoint quindi non mi resta davvero che prepararmi un bel discorso da fare questo famoso lunedì. Ovviamente sono più in ansia per la valigia da chiudere che per questo discorso da preparare! A me ora come ora interessa più lanciarmi in questa mia nuova avventura da ragazza alla pari, poco conta come andranno le cose il 27! Anche perchè lo sanno tutti, persino i massi, io sono una gran secchiona, lunedì andrà bene tutto e come ci siamo già detti, che problemi può avere una che parte con 108 di media e non può ambire al plauso accademico o alla pubblicazione della tesi perchè l'ordinamento accademico non lo prevede? Posso presentarmi in tuta e treccia e parlare a tutti delle mie ricette glutenfree e lactosefree perchè non ho molto a cui ambire, sembra si giochi a carte scoperte. Eppure sono una che si agita, sotto sotto ci tengo a fare bella figura o almeno ci tengo che venga apprezzato il mio lavoro, il mio impegno e poi, lo sapete, mi stanno a cuore le cose che dico, scrivo e penso, quindi.. 
Quindi non mi resta che aggiornarmi sul discorso della settimana: la tesi.
La nostra eroina è riuscita a raggiungere il suo obiettivo, signore e signori, giovani e vecchi, lettori e lettrici, appassionati e non, la mia tesi è giunta tra le mani del signor Michele Placido! Perseverare e non mollare. Ebbene sì, ringrazierò per sempre l'angelo custode che mi ha aiutato nell'impresa, non basteranno mai le parole per dire grazie a chi ha mostrato entusiasmo e piacere e interesse al mio progetto fin dall'inizio, quindi preferisco non cadere in stupide parole. Fatto sta che la sottoscritta ha colpito e affondato. Il direttore artistico di questo tetro chiuso teatro ha tra le sue mani il mio pensiero, la mia tesi, la mia critica e la mia voglia di fare qualcosa. Spero che presti attenzione alle mie parole, che legga e non sfogli, che ascolti e non giudichi, che si attivi e faccia in modo che la mia città abbia il teatro che merita, perchè qui non ci sono solo gli ultrà che vanno allo stadio, non c'è solo il teppista di turno, Foggia non è solo criminalità, maleducazione e disinteresse, Foggia è fatta di cittadini che amano la cultura, che vanno al teatro e non allo stadio, che amano la propria vita, che lavorano, sognano e fanno sacrifici. 
Stile elezioni, chiudo il mio discorso, che è meglio!
Saluti a casa... Lari

domenica 19 ottobre 2014

Lari è su YouTube!

Buongiorno e buona domenica a tutti! Oggi sono davvero di ottimo umore. Strano. Veramente strano. Ormai vi ho abituato alle mie domeniche da coma, di quelle sottotono in cui lincerei al secondo il primo qualsiasi che mi rivolge la parola, ma oggi non è così. Sarà che mancano 13 giorni alla partenza, sarà che domenica prossima è l'ultimo prima della tesi, sarà che domenica prossima sarà la sola ed unica domenica di questo mese, saranno tante mille cento e oltre cose, ma io oggi sono davvero serena. Rilassata nonostante la fedelissima compagna Insonnia non mi abbandoni mai, riposata nonostante questa notte sia stata piena di mostri ed incubi, piena di forze ed energia nonostante l'improvviso caldo che questo ottobre non ci fa respirare e che mi abbatte, ma oggi è un giorno sì, una domenica di quelle che servono. Sto partendo in parallelo con un canale YouTube perchè mi piacerebbe essere d'aiuto a tutti coloro che come me sognano, che hanno voglia di fare, di partire, di vivere un'esperienza all'estero e che magari non sanno che esiste questo meraviglioso mondo degli au pair! Se non mi fossi ritrovata per sbaglio sul sito, oggi anche io starei progettando una fuga all'estero ad occhi aperti, lasciando solo che fossero i sogni a parlare ed invece... i sogni si avverano! Il mio caro dolce Walt Disney aveva proprio ragione! Sul canale parlerò di me, della mia esperienza, di come mi sono avvicinata a questo nuovo mondo, del mio essere diventata una ragazza alla pari e vi terrò aggiornati sempre su tutto. Una sorta di diario in cui parlo di me e delle mie giornate, emozioni ed esperienze. Non vedo l'ora di farvi vedere con i miei occhi la bella Inghilterra, le mie giornate fatte di fish and chips, le mie mattine con l'orange juice, i viaggi in metro, la pioggia, il bagno senza bidet, il selfie con la Regina, i pomeriggi nel parco, le mie risate, i balli che inventerò, ahhhhh quante cose ci aspettano! 
Il canale nasce con la voglia di far conoscere il mondo degli au pair, perchè io quando ho cercato di farmi un'idea concreta non ho trovato moltissimi video di ragazze italiane che hanno vissuto o vivono questa esperienza e mi è dispiaciuto perchè di ragazze francesi, russe, inglesi e chi più ne ha più ne metta ce ne sono a bizzeffe di canali, video, blog e altro e noi?? Perchè non abbiamo nessuno che ce ne parli? Esistono tantissime ragazze che come me hanno vissuto o stanno per vivere o vivono quest'esperienza e allora perchè tacere? Parliamone! Diffondiamo questa alternativa al trasferirsi all'estero. E così mi sono mobilitata per farlo e ho da qualche giorno il mio bel canale. Oggi pubblicherò un nuovo video, cercherò di curare sempre questo blog e di essere sempre presente. Questa settimana è l'ultima qui in Italia, lunedì prossimo mi laureo e poi parto. Mi aspettano i lavori di grafica, gli ultimi elaborati da stampare, il PowerPoint da preparare, il "discorso" da elaborare,.. Ma oggi mi aspettano le ragazze, le mie amiche di sempre! Grazie Vanny per aver organizzato un pranzo in mio onore questa domenica. Oggi ci aspetta un bel risotto zucchine e gamberetti. E cento brindisi a me, a noi, all'amicizia, alle partenze, ai saluti, alle risate e ai segreti. Buona domenica a tutti!

Visitate il mio canale, ci presentiamo finalmente!

giovedì 16 ottobre 2014

Preparate le valigie!

Poteva essere uno splendido giovedì e invece parte male, perchè esiste sempre un modo per rovinare qualcosa, ma io sono troppo positiva per lasciarmi influenzare dalle discussioni mattutine! Ci stai male un'oretta e deve passare per forza, perchè non si può tenere il muso per troppo tempo e non puoi dare troppo spazio alla tristezza, alla rabbia e a tutte quelle cose negative che ci iniettano tra patatine, merendine e wurstel! Perchè potete starne certi: noi siamo ciò che mangiamo. E se mangiamo di merda per quello ci mostreremo! Ma non facciamo polemiche su chi mangia cosa, che poi mi conosco, divento pesante con le mie storie che nessuno vuole sentire. Cantava qualcuno "la verità ti fa male, lo so" ed è proprio così. E stamattina non vogliamo far male a nessuno. Non oggi, non qui. 
Vi stavo aggiornando sulla mia partenza, sulla mia fuga, perchè infondo è un po' scappare, ciò che ci porta a lasciare un posto per un'altro è sempre un voler scappare. Dalla solita routine, da una situazione che non si sostiene più, da un ambiente che ci ferisce, da persone che non ci fanno stare bene, un mix di cose! Inutile dire il contrario. Quando si sta bene con se stessi e quindi con il resto del mondo, non si cambia tutto e non si va via, perchè stai bene, ecco. E la mia partenza era prevista da tempo, io sapevo che da qui sarei andata via e finalmente è arrivato il mio momento. Diciamo che non sono una che ha troppe pretese, nè sono il tipo di persona che crede servano i soldi per vivere, quindi ho più che altro realizzato un desiderio, volevo visitare l'Inghilterra e ho scelto quel paese come mia futura location, spinta da una mia passione per quel luogo, per quella lingua, non perchè voglio "fare i soldi ed essere felice" perchè i soldi creano solo problemi e perchè la felicità sta dentro di me, devo solo imparare a gestirla e a farla saltar fuori.
Così, scoperto il sito di cui vi ho parlato nel post precedente (siete riusciti a cliccare sul link? Sono stata brava, sono riuscita ad inserirlo sotto al vecchio post!) ho iniziato ad esplorarlo e senza davvero rendermene conto sono diventata un au pair. Non in senso letterale, io davvero non mi rendevo conto che ciò che scrivevo di me era la mia presentazione! In pratica una volta sul sito vi vengono poste delle domande, quello è il vostro profilo, è ciò che di voi leggeranno tutte le famiglie che cercano un au pair. E così ho scritto di me, il mio nome, la mia età, ho scelto il Regno Unito ed ho spiegato perchè proprio lì. Scegli anche se vuoi vivere la tua esperienza in un piccolo centro o in una grande città, se accetti di lavorare con bambini disabili, se accetti di vivere con famiglie monoparentali, se hai precedenti esperienze, se fumi, quali e quante lingue parli.. C'è tutto. Le famiglie a voi interessate potranno davvero sapere tutto di voi e stesso discorso voi, perchè esistono i profili di tutte le famiglie. Così è partita la mia ricerca, ho contattato 3 famiglie ed ho aspettato una loro risposta. Due famiglie le ho scelte solo per provare come funzionava la sezione contatti, perchè non mi era molto chiaro, ero inesperta. Poi mi sono fermata sul profilo di una famiglia che aveva le foto dei bambini e lì mi sono innamorata. Due gioielli. Io volevo quella famiglia. Così ho mandato, tramite sito, una mail alla famiglia, presentandomi e invitandoli a leggere il mio profilo e se interessati a contattarmi. E il karma era con me. Io sono piaciuta alla famiglia e da lì è iniziata davvero la mia avventura! Il sito funziona benissimo, è molto chiaro e molto serio, ecco perchè consiglio solo quello, io mi sono trovata benissimo. La politica del sito è quella della massima chiarezza e della massima tutela vostra e della vostra privacy. Nè voi nè le famiglie potrete mai accedere ai dati personali, persino le prime mail di contatto avverranno solo tramite sito e a meno che voi o la famiglia non vi scambiate i dati personali come la mail ufficiale, ad esempio, nessuna delle due parti potrò contattarvi in alcun modo se non tramite la sezione mail del sito stesso. Se siete interessati a questo "lavoro" se amate i bambini, se amate le lingue e avete voglia di concedervi del tempo immergendovi in una nuova cultura e in un nuovo paese, non perdete i prossimi post, vivrete con me la mia esperienza di ragazza alla pari in Europa! Preparate le valigie!

mercoledì 15 ottobre 2014

Start The Game

Fanno la muffa. Ha ragione la nostra Marina, i sogni nel cassetto a lungo andare finiscono per fare la muffa. Io sono di quelle che sogna pure senza cassetti e senza chiudere gli occhi e da sempre una delle cose che più volevo era trasferirmi lontano dalla mia città. Fossi nata a Roma, Milano o Torino credo sarebbe stata la stessa cosa, per indole proprio sono uno spirito libero, ho bisogno di muovermi, di cambiare, di sempre nuovi stimoli, non posso stare troppo a lungo nello stesso posto per fare le stesse cose sempre con le stesse persone. Non sono fatta per la monotonia e per i ruoli. Ma in questo sistema tutto si basa sui soldi e la vita da eremita non mi affascinava, così ho dovuto prima sudarmeli questi gettoni e poi ho potuto fantasticare in grande. Ed ora mi trovo qui con il mio gruzzoletto a chiedermi cosa ne voglio fare. Sono una ragazza molto impulsiva, ma allo stesso tempo perfezionista, quindi ok fare tutto e subito, ma calcoliamo ogni cosa come si deve. Se finissi tutti i miei risparmi (e stiamo certi che a finire finiscono) e non trovassi un modo per mantenermi ed essere serena, dovrei senza ombra di dubbio tornarmene a casetta, dalla mamma, nella Foggia da cui tutti scappiamo e cosa ne sarebbe di me? Finirei con un bel tonfo con il mio popò a terra e dovrei reinventarmi e ci potrebbe anche stare. Ma cerca e ricerca il web è pieno di porte e alle volte basta aprire quella giusta che ti si spalanca un mondo nuovo. E così io ho aperto la mia porta giusta ed ho scoperto il mondo degli au pair. Signore e signori questa è la mia occasione. Per una volta la Fortuna è con me, ho aperto la porta giusta. Cos'è questo fantastico mondo? Non siamo a Narnia e nemmeno a Pandora (ma Narnia era una città? Non ne so niente!) siamo su di un sito, l'unico che mi sento di consigliare se volete anche solo affacciarvi su questo mondo, che sarò così brava da linkarvi qui sotto. Qui scopro che esiste l'opportunità di vivere un'esperienza all'estero a costi molto ridotti, io la definisco "a costo zero". L'au pair o ragazza/o alla pari è un giovane tra i 18 e i 30 anni, in media, che ama fortemente i bambini e che è disposto a far loro da tata (o da tato) per un periodo di tempo determinato, vivendo con loro e con la famiglia, ospite di un nuovo paese, pronto ad imparare o a migliorare una lingua e ben disposto ad immergersi totalmente in una nuova cultura. Uno scambio interculturale. Scegli un paese, contatti una famiglia, vai a vivere con loro, sei loro ospite e ti prendi cura dei loro bimbi, tutto non solo a costo zero (perchè non hai spese di fitto, bollette, telefono...) ma riceverai anche un compenso! Certo, non diventerete miliardari e non potrete parlare di stipendio, perchè fare l'au pair non è affatto un lavoro, ma con la vostra paghetta sarete ben ricompensati delle cure amorevoli che darete ai bimbi di questa famiglia. Di base i bambini dovete amarli, perchè con loro passerete tanto tempo, sarete un po' la sorella maggiore o il fratello maggiore, quindi li accompagnerete a scuola, giocherete con loro, laverete e stirerete i loro vestiti,.. All'au pair verrà richiesto anche di svolgere qualche piccolo lavoretto in casa, difatti. Certo non sarete la loro colf, infatti molte famiglie vi chiederanno davvero poco. La mia, ad esempio, vuole solo che io lavi e stiri i vestiti dei bimbi e sistemi la loro cameretta, i loro giochi. Non sono certo io a pulire la casa o a fare il bucato per tutti! Il mio compito sarà "solo" quello di prendermi cura dei bimbi. All'inizio ero scettica, mi potevo fidare di questo sito? Era attendibile? Ho cercato online dei video di ragazze italiane che stessero vivendo quest'esperienza in Europa, ho trovato pochissime informazioni, così mi sono fatta due conti e mi sono detta che era la mia palla da cogliere al balzo! Potevo vivere la mia esperienza all'estero senza intaccare il mio tesssssoro! I miei risparmi sarebbero rimasti quelli, invariati. Tolto il costo del biglietto aereo, non avrei avuto altre spese. Zero ansia del trovare casa, lavoro, pagare i mezzi, le bollette, la luce, il gas, il telefono, la spesa.. Nulla! Era tutto perfetto! E così mi sono iscritta, ho creato il mio profilo e sono diventata un'au pair! Cliccate sul sito qui sotto, fatevi un'idea, nel prossimo articolo vi farò vivere quest'esperienza con i miei occhi, con Lari che parte come au pair alla volta del Regno Unito! Allacciate le cinture signori viaggiatori, parte l'avventura.


Sito Au Pair

lunedì 13 ottobre 2014

Apriamo i nostri cassetti

Ed eccoci qui, nuovo lunedì, nuova settimana, nuovi propositi. Questa volta rispetterò il buon proposito di qualche settimana fa: aggiornarvi sulla mia partenza imminente. Credo sia abbastanza evidente come l'unica cosa degna di nota in questo ultimo periodo sia la mia tesi e difatti è l'unico motivo per cui ho ancora le tende montate in questo caldo Sud Italia che promette e non mantiene, in questa città che mi ha dato i natali ma mi ha tolto i regali, in questo paese che parla di giovani ma non li ascolta. Laurearmi non è il sogno di una vita, non è la speranza di avere un futuro o un lavoro più dignitoso di quello che avevo, è solo un restare qui per chiudere il cerchio. Sono il tipo di persona che se inizia un percorso deve portarlo a termine e laurearmi lo devo alla vecchia Lari che tanto ci credeva in questo percorso e che oggi ne esce delusa, ma con nuove idee. Così se portare a termini gli studi segna la chiusura di un percorso è bene e giusto che pensi ad iniziarne un altro. Qui il lavoro bisogna un po' inventarselo e io sono stanca dei soliti contrattini a tempo determinato che per pochi mesi ti garantiscono una minima entrata di scarsi 600 euro e poi tutti a casa ad aspettare. Aspettare cosa? Io non sono il tipo che sa stare con le mani in mano per troppo tempo. Un po' perchè alle spalle non ho il papy che paga questo e quello e un po' perchè fin da piccola ho sempre cercato di essere indipendente, mi sono sempre rimboccata le maniche e mi sono data da fare, ora come baby sitter, ora come barista, ora come cameriera, commessa e chi più ne ha più ne metta fino a quando non ho trovato un lavoro più o meno stabile che mi ha permesso per tre anni consecutivi di pagare le tasse accademiche, le spese scolastiche, la pizza il sabato sera con le amiche, la benzina, la felpa nuova, le visite mediche etc etc. Poi mi sono vista da fuori ed ero una ragazza di 24 anni che si ammazzava di lavoro e stress. Le mie giornate? Lezione in accademia dalle 9 alle 13 pranzo a casa molto veloce, alle 15 al lavoro fino alle 23 e quando staccavo l'unica cosa che volevo era il letto di casa mia. In questa solita routine ho trovato il tempo per dare tutti gli esami, seguire le lezioni, coltivare amicizie, avere una mezza vita sociale e trovarmi persino un fidanzato. Ne sono uscita stremata e ho deciso che era arrivato il momento di chiedersi se fosse questa la vita che faceva per me. Così mi sono guardata dentro e mi sono detta tante cose, la prima era senza dubbio che dovevo staccare con tutto questo e prendermi del tempo per me stessa, tempo che forse non mi sono mai concessa, visto che io mezzo minuto ferma proprio non ci so stare. Così, decisa a terminare gli studi senza doverli sacrificare ad un lavoro part time che non mi garantiva un futuro, mi sono licenziata e ho dato tutta me stessa allo studio, dando 6 esami in un'unica sessione, quella estiva e poi sono passata al progetto tesi e finalmente a fine mese sarò un grafico. E poi? Che ne sarà di me? Ho deciso di prendere e lasciare tutto, perchè ora voglio solo stare bene. Il mio sogno, da sempre, era vivere un'esperienza all'estero. Trasferirsi all'estero è uno degli argomenti in voga in questo periodo ed io rientro tra quei tantissimi, troppi forse, giovani che stanno per lasciare il nostro paese. La mia meta? Il Regno Unito. Così, tolto il pensiero della tesi, non mi resta che poter finalmente chiudere la valigia e spiccare il volo. Non crediate che serva chissà cosa per farlo, basta aprire il cassetto e far uscire i nostri sogni. Fatelo. I sogni non sono fatti per restare chiusi in quei maledetti cassetti. 

domenica 12 ottobre 2014

Incontri

08.03
Mi sveglio, faccio colazione con calma, è sabato mattina, sta per iniziare un lungo weekend. Accendo il pc, controllo le mail e trovo la svolta alla mia giornata: devo prendere e partire. Stampo e rilego dei "documenti" fondamentali, mi preparo alla meno peggio, scendo, vado in stazione e prendo il primo treno utile per spostarmi a Bari. Pare debba incontrare una persona. Salgo sul treno, prendo posto in un vagone solitario, ci sono solo io, adoro la mia solitudine. Prendo carta e penna e inizio a fare la cosa che più amo: scrivere. Parlo di me, di cosa mi sta capitando, emozioni, sensazioni.. Sale un altro passeggero. Un ragazzo di colore. Il vagone si riempie presto del tipico odore della sua pelle, cambio posto perchè il treno parte e io sono seduta nel verso sbagliato, il ragazzo si alza, mi sorride, si presenta e mi chiede se posso parlare con lui. Conversazione tutta in inglese. Avverto il disagio di un ragazzo solo in un paese che non è suo, con una lingua che non sa e con l'inglese che qui al sud pochi parlano. Iniziamo a conversare, parliamo di Dio, di religione, di alimentazione, mi parla di lui e della sua storia. Sono affascinata da come sia facile aprirsi e raccontarsi così tanto con chi non si conosce. E poi mi diverte parlare in inglese, adoro questa lingua. In 15 minuti so tutto di lui. Prima fermata. Sale un ragazzo e si siede con noi, interviene a tratti nella conversazione e ringrazierò per sempre il suo arrivo. Il ragazzo di colore che tanto sembrava interessante e che credevo avesse solo voglia di scambiare due chiacchiere con qualcuno che non fosse il solito immigrato del villaggio in cui vive, si trasforma in uno stalker livello 6 su 10. In Italia vive da 5 mesi e non ha ancora i documenti, però ha due cellulari di ultima generazione e un account Facebook e vuole a tutti costi il mio contatto. Dopo avergli fatto capire che non sono su Facebook passa a chiedermi il numero di telefono e al mio rifiuto mi invita a dargli il contatto Skype, inutile dirgli che non ho piacere, che sono fidanzata e che non mi interessa mantenere i rapporti con uno sconosciuto. Lui insiste per restare in contatto e passa a chiedermi la via di casa, vuole conoscermi e io sono tentata di mozzargli il pisello e dirgli che potrebbe ragionare con il cervello ed essere meno pressante, ma cerco invece le parole più dolci per fargli capire che sta esagerando. Così passa a chiedermi se può farmi una foto e questa storia continua fino a quando per fortuna non scende. L'altro ragazzo ed io siamo sollevati, perchè si stava creando una spiacevole situazione e per fortuna entrambi eravamo educati altrimenti per lui le cose non sarebbero certo finite con un sorriso ed un buona fortuna. Il mio viaggio continua con l'altro ragazzo che scende con me due fermate dopo, a Bari. Lui ci sta andando per l'incontro con i membri del club del libro. Così scopro questa cosa meravigliosa. Una volta al mese ci si incontra per discutere del libro che si è scelto per quel mese. Ottobre era il mese del Grande Gatsby e ieri si sono visti per discutere di tale libro. Che cosa meravigliosa. Una conversazione interessante con lui fatta non di Facebook e numeri di telefono ma di cinema, libri, cultura, disagi e passioni. Arrivo a Bari convinta di incontrare questa persona darle ciò che dovevo e tornare a casa. E invece non sono stata io quella a dare. Io sono andata lì con un cesto vuoto e sono tornata con tantissimi frutti. Ho conosciuto una persona meravigliosa, che si è aperta a me, che mi ha permesso di conoscerla, che mi ha dedicato il suo tempo, le sue storie, i sui racconti, che mi ha riempito di consigli, che mi ha motivato. Un incontro che porterò sempre nel cuore. Davvero. Ne sono uscita quasi sconvolta per quanta energia ci siamo scambiate. Una donna meravigliosa che si è rapportata a me come se fossimo amiche da sempre. Lei è stata la meraviglia del mio fine settimana. Ora tra le sue mani i miei pensieri e le mie parole e riflessioni nero su bianco, ma sono io che ho con me, incise indelebilmente, tutte le sue paure, ansie, emozioni, sensazioni che fanno di lei la donna meravigliosa che è diventata. Ho ripreso lo stesso treno dell'andata, fatto questa volta di ragazzini, di gente, di musicisti e caos. Sono arrivata a Foggia stremata, ma colma di conoscenze. Era ciò di cui avevo bisogno. Questo è stato il mio sabato. La scoperta di un nuovo mondo. Ed oggi? Oggi chissà cosa mi attende. 

venerdì 10 ottobre 2014

Che il weekend abbia inizio!

La mia bambina è nata, è venuta al mondo. Signore e signori sono lieta di annunciare al mondo intero che il buon Emilio è stato di parola! Stamattina la mia tesi era stampata e rilegata e ho finalmente stretto tra le mie braccia le quattro copie! Una è finita dritta in segreteria dopo un'estenuante fila di oltre un'ora e mezza e le altre tre sono qui con me, dormono beate. Presto potranno prendere vita e passare tra le braccia di amici e parenti che sono proprio certa muoiano dalla voglia di coccolarla e giocare un po' con lei. Battute a parte, la tesi è nata, ora posso davvero tirare un gran bel lungo sospiro di sollievo. Ce l'ho fatta! Non mi resta che attendere che esca il calendario e saprò persino quando discuterò! Manca davvero pochissimo! Da oggi comunque posso ritenermi già libera, preparare un discorso per la discussione, preparare dei lavori di grafica e la patetica presentazione in power point non mi stressano, sono cose piacevoli che mi ruberanno pochissimo tempo, quindi sono pronta anche io per questo weekend! Allegria! Come lo passerò? Che domande, a casa naturalmente! A meno che qualche anima pia non mi chieda di uscire, prevedo serate al pc, lunghe letture e una full immersion negli episodi della mia serie televisiva preferita. Bene gente, felice weekend a tutti!! Saluti.. 

Cambio frequenze

Avete mai avuto la sensazione di non essere sulla stessa frequenza di tutti gli altri? Vi siete mai sentiti in un certo senso diversi, strani, fuori luogo, fuori tempo, fuori spazio? Si parla tanto di diversità ai giorni nostri e si pensa subito ai casi più estremi, ma io avverto la mia diversità quotidianamente. E non so più dire se sono gli altri ad essere troppo diversi da me o se sono io ad essere lontana e diversa quindi da loro. Gli esempi più banali che potrei farvi sono quelli sull'alimentazione o sul modo di vestire, giusto per restare sul vago. Non riesco a concepire come possa esserci ancora gente che se una maglia non è di "marca" non è una maglia o come si possa credere che con quel jeans da 200€ si è alla moda quando oggi vanno di moda le pezze al culo. Alimentazione? I miei coetanei non lavorano eppure vanno fuori per cena tutti i weekend e sono capaci di spendere 50€ in una serata sola per drink e alcolici. Io chiedo a uno qualsiasi di voi di spiegarmi il senso di spendere 50€ in bottiglie di alcolici o super alcolici per passare una serata. Mi spiegate proprio come funziona il "divertirsi" in questo modo? Io ho amici che il venerdì sera da anni sanno fare solo quello. Il top sono quelli che poi ci aggiungono anche la notte brava in discoteca! Io non voglio criticare nessuno, voglio capire. Perchè le fasi della vita esistono. A me sta bene che ognuno di noi passi la fase vestiti di marca IN vestiti cinesini OUT, serata con alcool IN e serata in disco SUPER IN, ma poi, insomma, le fasi si superano. Hai quasi trent'anni, la vita è fatta di altro. No? Ecco, io mi sono sempre sentita un po' aliena. Un po' diversa dai miei coetanei e dai ragazzi in genere. Quando a 18 anni tutti sognano la macchina, io la patente manco la volevo perchè era figo prendere la circolare con le mie amiche di sempre o meglio, noi che eravamo alternative, camminavamo a piedi. Che poi anche lì insomma dovevate vederci a fare i chilometri negli orari più improbabili per non essere vincolati dagli orari delle circolari. Io e le mie amiche non abbiamo mai detto "ehi pupa se non hai la felpa all'ultimo grido non esci con noi" perchè per noi l'ultimo grido era quello delle nostre madri alla richiesta di una felpa da 50€ e magari con quei soldi ci potevi campare un mese. Con questo non crediate che io sia la nuova Santa Maria Goretti, anche io bevo la birra, anche io ho speso soldi per il Woolrich, anche io sono andata il venerdì sera al Play, anche io ho comprato la bottiglia di vodka a società, ho fatto quasi tutto quello che fanno tutti, ma insomma, sono fasi, poi le vivi, cresci, fai due conti, fai un reso a te stesso e le superi, passano, vai avanti, ti crei altri interessi. E invece ieri sera ho notato proprio questo. Che non per tutti sono fasi. E allora io mi sono sentita il brutto anatroccolo della situazione, quella diversa, fuori luogo. Serata semplicissima, cinema con un'amica. A tal proposito, se siete in grado di vedere il film con i giusti filtri e anche di riderci su, tagliando il "sistema" e aggiungendo conoscenze, vi consiglio di andare a vedere Lucy, film pessimo, ma con dei contenuti non per tutti. Serata al cinema dicevamo. I volumi. Vogliamo parlare dei volumi? Sono stata mezzo film con le orecchie tappate e da ieri sera ho i fischi che temo mi sia venuto l'acufene. Ci rendiamo conto che per me ora c'è la difficoltà fisica di andare persino al cinema? E ho amiche che girano in città con lo stereo a volumi peggiori. Ma come fate? Usciamo dalla sala, raggiungiamo altre due amiche, serata pub. Anche lì solo confusione. Io e un'altra amica ci guardavamo e ci siamo chieste perchè non eravamo a casa sul divano o a letto. La gente urla su altra gente per fare discorsi che si ripetono da una vita, con sotto la musica e a video la partita. Cento cose in una. Parlo con te, ascolto la musica ma vedo la partita. Concentrazione livello uno. A questo aggiungete boccali di birra, sigaretta ogni mezzo morso al panino, cellulare in mano e sorriso di qualsiasi morto di figa in sala alla prima (anche cessa purchè respiri) ragazza che passava. Per me è stato surreale. Io non rientro più in queste frequenze. Ho solo 24 anni, non sono una vecchia! Eppure sono abituata a non uscire mai, non coltivo più le mie amicizie. Loro non mi invitano ad uscire e io non ne sento più il bisogno. Se mi sto ammalando, lasciatemi senza cura, perchè a queste condizioni, preferisco la mia vita. Preferisco cenare con mia madre, passare le serate al pc, vedere video, vedere un film, andare a casa di Luca a fantasticare sul nostro mondo fatto di animali, natura e senza soldi, preferisco la stessa felpa per due giorni consecutivi, preferisco le Converse prese a 40€ su Zalando alle Prada, preferisco le mie amiche che mi parlano di animali che non si uccidono e non la bionda al tavolo dietro che parla del nuovo rossetto in offerta a soli 30€ mentre noi, ieri, in 4, a stento abbiamo speso 20€ per una serata. Questione di frequenze insomma.. Ad ognuno la sua.

giovedì 9 ottobre 2014

Aggiornamenti

I giorni passano e qui ci sono cento cose da fare e non ho mai tempo per aggiornare il mio blog! Che bimba cattiva che sono! Questa è stata una settimana pienissima, ho finalmente chiuso con la tesi e mandato tutto in stampa e ogni giorno tra un errore da rivedere, un progetto da finire, c'è stato sempre un motivo che mi ha tenuto un po' lontano dal mio tempo "libero" che spesso dedico a voi, a questo blog! Però, insomma, ne è valsa la pena! Con la tesi ho chiuso finalmente. Ieri sono andata dal buon Emilio a consegnare anche il file per la copertina e insomma il gioco è fatto! Oggi si passava alla fase "rilegatura" e domani avrò le mie quattro copie ufficiali. Finalmente! Così posso consegnare tutto in segreteria e dire: il dado è tratto. Poi non mi resterà che preparare una semplicissima presentazione in power point, che tanto considero sfigate, ma che insomma, serve! Almeno per far raccapezzare chi quel giorno vorrà fingere di prestare attenzione alle mie parole. E un po' anche per me così evito di fare discorsi eterni e mi organizzo nel limite massimo dei miei 15 minuti da "colei che spiega". Arrivasse subito quel giorno, non vedo l'ora di finire! Anche perchè poi verrà il bello. Io i miei progetti già li ho ben chiari, almeno per i prossimi mesi, diciamo che fino alla fine di questo 2014 saprò cosa voglio fare. Anche se, come dico sempre io, la vita è imprevedibile, mai fare troppi progetti. Credo comunque che sia arrivato il momento di lanciare la bomba. Che fine farà la nostra Lari dopo la tesi? Spiccherà il volo. Mica nel senso letterale, proprio in quello fisico! Ho un bel biglietto solo andata per Londra che aspetta sulla mia scrivania di essere solo usato! Ebbene si, mi trasferisco nel paese della pioggia, della regina e di tante cose belle! Vivrò senza il bidet, senza lo spaghetto al pomodoro fresco, con il fish and chips, la Regina, senza sole e con tanto freddo, senza mare ma con la neve! Anche io sarà tra gli immigrati. Anche io ragazza in fuga. Da questa Italia che toglie e non da, che promette e non mantiene che illude e demoralizza. La mia voglia di scappare da tutto ciò che non posso più nè accettare nè cambiare mi porterà lontano dalla bella Puglia, lontano da casa, lontano dalla mia solita routine! I prossimi post li dedicherò a questa mia "fuga" imminente, così vivrete con me tutto dall'inizio, visto che per ora sono ancora una di voi, che vive a casa con la mamma, che studia, che fa i conti con la crisi. Teniamo duro, presto usciremo dal tunnel.  

martedì 7 ottobre 2014

Volere è potere

Ed eccoci. La settimana è iniziata a stento da due giorni ma sembra già troppo stressante per me! Questa storia della tesi mi sta sfuggendo di mano! Gente che apre copisterie e poi non sa nemmeno in che formato si consegna un file di stampa, altri che non stampano i fuori formato, ho conosciuto gente assurda in soli due giorni. Per fortuna mi sono affidata ai consigli del mio angelo custode e ho trovato "l'angolo di Emilio". Emilio è ufficialmente la persona più competente nel suo campo che io abbia potuto conoscere in questi giorni. A lui ho affidato il file di stampa e pare che tra 2 giorni finalmente verrà alla luce la mia tesi! Che gioia. Ma quante insidie! Ogni giorno una correzione, ogni giorno un problema, una novità, un ripensamento.. Eppure mi sono avviata per tempo! Con oggi ho chiuso comunque, il file è in stampa e la bambina verrà al mondo presto! Il buon Emilio stamperà anche la copertina e rilegherà tutto, sono in buone mani. Adesso posso tirare un mezzo sospiro di sollievo! Quando avrò tra le mani il mio gioiellino, invece, potrò finalmente sentirmi sollevata! Per ora, incrociamo solo le dita e speriamo bene! A proposito di tesi, a proposito di uomini e donne buoni,.. Sapete cosa mi è successo? Avete presente il post in cui vi confidavo la mia disperazione e i miei inconvenienti nell'attenta ricerca del signor Placido? Ebbene, forse ho notizie positive! Forse esiste ancora gente "normale" che se può aiuta il prossimo, che se può fare qualcosina la fa. Sembra impossibile in un mondo dove tutto va a rotoli e dove si va a dormire con lo stesso chiodo fisso "come posso fregare il prossimo domani?". Eppure non siamo tutti così. Difatti forse qualcosa si sta muovendo, forse il mio desiderio di raggiungere Michele Placido o anche solo di fargli leggere la mia tesi e di fargli vedere Foggia con gli occhi di chi ci vive ed il teatro con gli occhi di chi l'ha visto morire in silenzio, non resterà solo un desiderio. Anche in questo caso, speriamo bene! Ora mi concedo la mia pausa merenda! Tè caldo e biscotti. Ho trovato degli ottimi biscotti senza glutine e lattosio fatti con farina di mais e cocco che sono diventati per me una droga, li amo incondizionatamente! E ora mi concedo questa dolce piccola pausa! Buona settimana a tutti. E non smettete mai di sognare, apriteli 'sti cassetti!!!

domenica 5 ottobre 2014

Ci siamo quasi

Questa è una domenica che scorre lenta, lo percepisci dal risveglio, fatto con calma, dal tè caldo bevuto mentre fuori piove, dai biscotti che sono fieri di essere mangiati, non ti sfuggono, non si ammollano e crollano, restano uniti, compatti, solo per te. Stamattina mi sono alzata con calma. Mia mamma, come tutte le domeniche, era già sveglia, in cucina. Per fortuna la puntura di vespa di ieri l'ha placata, e stamattina colazione beata in silenzio, senza che proferisse parola. Posso dire che è stato bellissimo. Adoro far colazione in silenzio, raccolta con me stessa, chiusa nel mio mondo, nei miei pensieri. Anche oggi un'alta giornata di tesi. Anche oggi lavorerò al pc per concludere l'impaginazione, devo stampare in questa maledetta settimana e consegnare tutto entro il 10, giorno onomastico di mio fratello. Che mi porti bene! Poi, da quel giorno, sarò finalmente serena. Potrò tirare un sospiro di sollievo. Posso passare a cose piacevoli, rilassarmi un po', dedicarvi più tempo, finalmente mettervi al passo con me e i miei nuovi progetti, ricordiamo che qui c'è un imminente trasferimento all'estero in atto! Avrò solo da terminare alcuni lavori di grafica da presentare il giorno della discussione, rivedere un po' gli argomenti, preparare un discorso e prepararmi mentalmente ad essere una persona libera, fuori da questo falso sistema scolastico. Non vedo l'ora di chiudere il cerchio, di dire basta con lo studio, di chiudere il mio percorso accademico e iniziare finalmente la vita vera, che è lì fuori e che mi aspetta ormai da un po'. Che pace! Manca così poco.. 

Oggi mi dedicherò alla tesi per l'ultima domenica, finalmente, poi mi preparerò un buon risotto, oggi verdure, voglio provare a preparare un buon risotto agli spinaci. Vedremo di cosa sono capace! Probabilmente passerò anche il pomeriggio al pc e stasera vedrò un buon film. Dovrebbe scorrere più o meno così questa domenica da coma, uguale alle altre, sempre passiva, sempre in solitudine.

sabato 4 ottobre 2014

AAA Michele Placido CERCASI

Mi sembra sia passata una vita dall'ultima volta che ho scritto eppure sono passati pochi giorni. Sono stata molto impegnata, la tesi mi ruba tempo, ci sono cento cose da fare, escono sempre nuovi intoppi, ostacoli da aggirare, problemi da risolvere, .. ma ci siamo quasi!! Sto per chiudere il cerchio finalmente, manca davvero pochissimo. Sono passata alla fase di impaginazione della mia tesi e mi manca davvero poco, per fare le cose in grande avevo anche avuto la brillante idea di inviare una copia al noto pugliese Michele Placido, così, perchè magari poteva interessargli l'argomento visto che discuto in Storia dello Spettacolo e la mia tesi verte sulla storia dei teatri pugliesi e sulle tristi vicende del teatro della mia città di cui lui è stato nominato direttore artistico. Come me, anche lui non ama i Social Network, tant'è che le mie ricerche tra Facebook, Instagram e Twitter non hanno portato ad alcun risultato positivo. Siti web ufficiali nemmeno ne ho trovati, contatti o recapiti manco a parlarne. So che crederete io sia pazza, forse lo sono, ma quando mi salta in testa un'idea e mi fisso, nessuno può far molto per farmi cambiare idea. Non ci vedevo niente di male nel far circolare la mia tesi, ognuno scrive per essere letto e io non parlo di cavoli a merenda, parlo di cultura, di argomenti che dovrebbero interessare me, i giovani e in generale i miei concittadini e se lui avesse potuto leggere la mia tesi e spendere magari due parole per me, sarebbe stato interessante ed utile. Così ho cercato di arrivare a lui per vie traverse ed ho contattato Chiara Maci che pare non lo conosca, ho scritto a Pio e Amedeo, ma nemmeno si sono degnati di rispondere (e qui aprirei una parentesi larga così perchè questi due foggiani fino a qualche anno fa erano comuni mortali che trovavi al bar e magari scambiavano pure due parole con te, ora manco rispondono ad una mail, mentre la Maci, che nemmeno mi conosce e che si occupa di altro, ha avuto la gentilezza almeno di dirmi "cara, mi spiace ma non lo conosco") ed infine mi sono affidata ad un tweet per Luca Argentero che, manco a dirlo, mi ha ignorato completamente. Così ho contattato Pif, ma come il bello di prima e i due foggianelli, nemmeno lui si è degnato di rispondere. Disperata mi sono affidata al migliore in questo caso, Luca, un mio carissimo amico, di quelli con la A di cui si parlava qualche post fa. Lui, che credo sia sulla terra per volere degli dei, è riuscito a procurarmi due contatti. Due numeri di telefono di due colleghi teatrali di Michele Placido. Notizie ufficiali, numeri e nomi presi da un sito attendibile che si occupa di teatro! Così mi faccio coraggio e chiamo la presunta collega del Placido, nella speranza che sia almeno disponibile ad ascoltarmi e non riattacchi subito. Signori miei, lacrime e pianti. La tipa in questione non c'entrava nulla con il signor Placido e anzichè farsi due risate mi ha aggredito come se il mio sport preferito fosse disturbare la gente e prenderla in giro. A me, se domani mi chiami e mi chiedi se sono amica di Michele Placido o chi per lui, magari mi faccio due risate, ridiamo insieme, ma nè ti offendo nè ti aggredisco specie se mi sento dire gentilmente che il numero è online e non l'ho avuto chissà in che modo losco. Ma la gente non sa più sorridere, non conosce educazione, abituati così tanto a fregare il prossimo che non accettiamo più la buona fede altrui. Sconvolta ho riattaccato mandandole il link del sito in cui era ben evidente il suo nome e cognome, numero di telefono e veniva indicata quale collaboratrice del signor Placido. Nemmeno a scusarsi. Va be', tutt'oggi sono alla ricerca dell'attore, di un suo contatto, mi piacerebbe che leggesse la mia tesi, il pensiero di una ragazza che crede ancora nel teatro, nella cultura e nel progredire. Ma insomma, egli, come quello della vecchia fattoria, "Placido dormiva"...

mercoledì 1 ottobre 2014

Aggiornamenti

Finalmente è iniziato uno dei miei mesi preferiti. Benvenuto Ottobre! Adoro questo mese perchè qui a Foggia sei ancora nella fase di mezzo. Puoi ancora uscire la mattina con la mezza manica e la sera con il felpone! Sei a metà. Fa caldo la mattina e freddo la sera, sei ancora lì lì che puoi fare il progettino di trascorrere il weekend fuori, di prenderti l'ultimo sole, puoi ancora mangiare gelati, prendere un caffè con le amiche all'aperto, puoi fare i progetti, sei a metà per tutto. Ottobre è il mio mese di slancio e poi, è il mese che chiude in bellezza, con la mia festa preferita: Halloween! Voi non potete capire quanto io ami questa festa! Non me ne frega un bel fico secco se la considerate pagana, anticattolica, americana, a me piace! Io adoro Halloween! Mi piace da matti. Dolci, dolciumi, maschere terrificanti, film e cartoni a tema, meraviglioso! Mi piace da sempre, l'ho amata fin da quando la maestra Nelly alle elementari ci raccontò la storia di Jack o' lantern e andai in giro casa casa con Marcolino, Rino e Sara a chiedere dolcetto o scherzetto? e la gente ancora non sapeva, non conosceva questa magnifica festa che oggi è diventata una porcheria qui in Italia, paese di tutt'altre tradizioni che condanna pure il simpatico modo di festeggiare in maschera, chi se ne frega di 'sti defunti che tanto commemoriamo e poi li facciamo aleggiare di notte a portare calze con i dolci. Eddai. Comunque, viva Ottobre e viva Halloween e viva me che oggi sono felice! Questa è una data molto molto importante per me! L'inizio di un nuovo mese, il mese della tesi, il primo mese da laureata, l'ultimo mese qui a Foggia... Ebbene sì, cari miei è arrivato il momento di fare l'annuncio che tanto aspettate: Lari lascia la sua città, lascia questa Italia e si trasferisce all'estero! Esattamente tra un mese, il 1 Novembre, sarò un'immigrata! Adesso però, è tempo di festeggiare questo mese che viene, questo ottobre che incalza, questo periodo così meraviglioso, questo momento di transito dove salutiamo davvero l'estate e ci prepariamo all'autunno e poi al mio amato freddo invernale! Ragazzi, che sia anche per voi un mese importante, ricco di sorprese, di esperienze, di progetti, di sogni e magari, come per me, di sogni che escono dai cassetti e diventano realtà! Vi aggiornerò prestissimo su come nasce la mia voglia di andar via, sul mio aver avuto un sogno, averci creduto ed essere riuscita a farlo diventare realtà! Per ora vado a festeggiare questo nuovo mese con un bel pranzetto! Oggi un piatto tipicamente Italiano, molto amato da noi foggiani, ovviamente come tutto ciò che riguarda questo paese, non amato da me =) Che vogliamo farci? Mi hanno montato male, sono tutta sbagliata, un vero rompicapo! Mia mamma, ad un mese esatto dal mio NO al glutine ha pensato bene di comprare (perchè ormai nemmeno la si fa più con le proprie mani) la pasta fatta in casa e ha detto che per festeggiare quest'ultimo mese da italiana bisogna che ceda e mi conceda le orecchiette con la rughetta e le patate. Allora, posso anche cedere ai miei cinquanta grammi di glutine, ma proprio questo doveva essere il menu?! A me pasta rughetta e patate non è mai piaciuta! Il pomodoro non lo mangio, la rughetta non mi piace.. Ma dico io, che modo è di festeggiare? E poi venitemi a dire se io non devo dichiararmi una finta italiana! E fingiamo di apprezzare questa bandiera! Buon appetito a tutti!!