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lunedì 15 settembre 2014

Il Lunedì sottotono

A volte vorrei poter rimanere a letto tutta la mattina, poi tutto il pomeriggio e restarci anche la sera. Mi piacerebbe l'idea di sapere che quei giorni in cui proprio non riesci ad affrontare il mondo, tu possa rimanere nel tuo letto, al caldo sotto le coperte, e rilassarti, riposare, restare ferma a fissare anche il vuoto, ma serena. Proprio la sensazione di lasciare che i pensieri possano scorrerti lentamente addosso, che tutto vada avanti mentre tu resti ferma a goderti la calma, mi sembra surreale eppure alcune mattine è ciò che mi proporrei di fare per tutto il giorno. E invece no. Finisce il sonno e mi crogiolo nel letto per godermi gli ultimi minuti di calma, mi dico che è solo un lunedì, che la giornata scorre ugualmente anche se resto stesa un altro po'. Ma poi mi ricordo che tutte le giornate devono iniziare, anche quelle in cui non faresti un bel niente. Che poi, diciamolo, qualcosa da fare esce sempre! Tranne a me. In questo periodo non c'è nulla che io debba fare. In teoria dovrei finire di scrivere la mia tesi, visto che manca quasi un mese alla fine del mio percorso accademico, ma sono in linea, se non in anticipo, con le scadenze, quindi non ho affatto l'ansia di mettermi al pc e scrivere, perchè la tesi è quasi pronta e perchè, infondo, posso aspettare ancora un po'. Così mi dico che oggi sono un po' out e posso rimanere in stand by a godermi il letto. Ma non ci sono abituata e dopo 7 minuti mi dico che è ora di alzarmi, che posso fare colazione con calma e poi magari tornare a stendermi. Convinta che mi fossi rilassata anche troppo e che ormai fossero almeno le dieci e mezza, la prima cosa che faccio è stropicciarmi gli occhi e la seconda è prendere il mio iphone. Controllo l'ora e.... 8.27! Ora, ditemi tutto quello che volete, ma per una persona che si sveglia con la voglia di non svegliarsi, per una persona che è convinta che oggi tutto può scorrere con calma, per me che mi sono goduta il risveglio convinta che potessi fare tutto sotto tono, svegliarmi e leggere che sono ancora le otto e mezza è stato un trauma. Doppio per giunta! Perchè se è vero che finirò a non fare nulla oggi, la giornata è iniziata troppo presto! Ma ormai ci sono e mi alzo dal letto e vado a prepararmi la colazione. Vi aspettereste latte e caffè, ma non lo avrete. Non bevo latte da quando a sette anni mia madre mi tolse il biberon e il caffè non mi è mai piaciuto per poi scoprire che ne sono intollerante. Ma intollerante a livelli estremi. Tanto estremi che per una miscela sbagliata ho dovuto, di ritorno da Parigi, perdere il pullman del rientro a casa perchè bloccata a Napoli in stazione a collassare/vomitare/cagarmi addosso. Il terribile caffè. Se un giorno mi vorrete morta, somministratemi anche una piccola dose di caffè e mi avrete tra le braccia del Sonno Eterno. Comunque, torniamo alla mia bella colazione fatta di the alla vaniglia e caramello e tre biscotti con gocce di cioccolato. Mi godo con calma la colazione nel silenzio beato di casa mia. Adoro ogni singolo momento in cui sono sola in casa mia. Sola con i miei pensieri, la mia calma e oggi con la mia voglia di non fare nulla, così estrema che quasi vorrei ci fosse qualcuno ad inzuppare per me i biscotti nel the e poi a passarmeli. Termino la mia colazione, fisso l'orologio, ma non sfioro nemmeno le nove. Mi chiedo se ci siano cose da fare e passo in rassegna tutti gli appuntamenti del mese. Consegnare la bozza tesi entro il 20 Settembre. L'ho fatto la settimana scorsa. Pagare il bollettino per poter discutere la tesi. L'ho fatto con tanto di maggiorazione partita da quest'anno, sempre la scorsa settimana. Andare dal parrucchiere. Bene, quest'idea mi piaceva. Roba da femmine come dico io. Avrei potuto lasciarmi coccolare la cute e perdere così almeno mezza mattinata. Ma oggi, come ogni volta in cui io mi faccia balenare in testa la voglia di andare dal parrucchiere, è un lunedì e per giunta i capelli li ho lavati ieri. Altre cose "da femmine" non me ne vengono; potrei mettere lo smalto, ma ci vuole troppa pazienza e mi costa troppa fatica in questo lunedì. Così mi dico che posso tornare a stendermi a letto, rilassarmi e magari sperare di riprendere sonno almeno per una mezzora, chissà, passate le nove, qualcosa da fare la trovo. Mi stendo, mi rilasso, poso il telefono sul comodino, chiudo gli occhi. Avete presente quando chiudete gli occhi e vi rilassate così tanto che vi sembra di stare stesi su di una nuvola e che ci sia qualcuno che vi culli e voi siete così calmi e vi sentite così protetti che vorreste fosse sempre così? Bene, io ero proprio nella fase in cui sulla nuvola ci stavo salendo, mi stavo proprio sistemando. Ma trovavo il cuscino scomodo, così mi risistemo e ci riprovo. Dev'essere stata organizzata una congiura contro di me perchè mezzo secondo dopo suonano al citofono. Non mi alzo. Io non rispondo mai nè al citofono nè al telefono di casa. Provo a rilassarmi ancora, ma la congiura prende atto più viva di prima e i miei vicini iniziano i lavori. Trapano, voci e tanta voglia di tirarli dietro alcune bestemmie. Ma non lo faccio. Mi alzo, abbandono il letto, accendo il pc e mi metto a scrivere. Ed eccomi qui. Sono sveglia da 45 minuti e la mia giornata sembra già eterna. Mi sa che se questi continuano con tutti questi rumori, anche se volessi provare a buttare giù due righe per la tesi, non riuscirei a concentrarmi. E sarà pure che in Accademia la tesi è una formalità più formalità delle Università, sarà che nessuno, eccetto il mio relatore, leggerà davvero la mia tesi, sarà pure che mi faranno discutere sì e no per 7 minuti, ma io sono una persona che le cose ama farle per bene. E visto che per ora non ho intenzione di prendere altre lauree, questa potrebbe essere l'unica della mia vita, quindi meglio concentrarsi e far venir fuori un bel lavoro. Anche perchè solo per discutere mi hanno fatto sborsare ben 102€. Assurdo. Bisogna che paghiamo per sederci lì 5 minuti. Perchè poi mi chiederanno, tra un anno, altri soldi per poter poi ritirare la laurea. Ma fatevelo voi il quadretto che di pezzi di carta appesi al muro non sappiamo più che farcene! Dopo tre anni di tasse versate nelle tasche dell'Accademia devo pagare persino per discutere? E poi pagare ancora per avere il pezzo di carta? Mandatemi un pdf. Io la pergamena non la voglio. Non ha valore e se anche volessi attaccarmi a lei per un futuro, non morirò in Italia e all'estero non è nemmeno equipollente il nostro caro (nel senso economico, mica affettivo!!!) pezzo di carta. Siamo messi male, si deve dire. E si deve dire anche ai miei vicini che ho capito che si stanno trasferendo e sono felici e devono fare 'sti maledetti lavori, ma trapanare a quest'ora non si affronta! Un suono assordante! Che poi, povera me, sarà così tutto il giorno. Perchè sono 10 giorni che, alle continue lamentele di mezzo stabile che non ne può più di questi rumori che iniziano alle 9 di mattina e terminano alle 9 di sera, loro ripetano che "Si, scusateci, ma nel giro di massimo 2 o 3 giorni qui è tutto finito!". Sono passati 10 giorni dall'ultima vecchia zitella che ha chiesto loro come deve fare a dormire perchè anche se si toglie l'apparecchio acustico i rumori la fanno stare male e questi qui ancora vanno di trapano. Prevedo una lunga giornata. Devo trovarmi qualcosa da fare. Per forza. Se no io a questo lunedì non sopravvivo.

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