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domenica 20 settembre 2020

A volte ritorno.

A volte mi ricordo di questo blog e mi chiedo come mai non mi ci dedichi con più cura. Come mai ho smesso di scrivere? Come mai abbiamo smesso di leggere? Perchè preferiamo i social media come Instagram ad una buona lettura? Perchè se posto una foto su Instagram e spendo del tempo a scrivere sotto una didascalia nessuno la legge davvero? Perchè storci il naso se sotto ad una bella foto c'è una spiegazione del momento, della luce, della foto stessa? E perchè, invece, chi impiega del tempo per leggere la didascalia con attenzione non ha lo stesso tempo ed attenzione per leggere questo blog? O un libro? O il giornale?

Molti di noi, non hanno risposte a queste domande; molti altri, ci stanno pensando ora per la prima volta. Eppure c'è gente che tutte queste cose le ha persino studiate. Sì, hai letto bene. C'è dietro tutto uno studio spaventoso - e secondo me raccapricciante - su come usare al meglio i social media e come aver successo su questi portali succhia tempo. Se vuoi postare su Facebook, fallo alla sera, la gente ha più tempo per leggere. Torna a casa dal lavoro, stanca - la gente - apre Facebook e si dedica a questo o quel post, a questo o quel commento. Se vuoi postare su Instagram, al contrario, non farlo la sera. Puoi farlo in pausa pranzo, la gente va di corsa, è in metro, è sul cesso, ha due minuti tra una chiamata e l'altra, apre Ig, scorre la home e vede questa e quella foto, mette un like, repost e via dicendo.
Queste cose vengono studiate. C'è gente che impiega il proprio tempo nel pensare, dire e spiegare tutto questo. E noi, ignari di tutto, vittime di questo sistema, siamo quei poveri polli che davvero mettono quel like nella pausa pranzo e davvero leggono quel post dopo il lavoro, la sera. E non provare a dire il contrario. E se anche così non fosse, c'è uno studio anche per quello.
Esiste uno studio preciso per tutto quello che facciamo, credimi, anche per quelle cose che credi di fare liberamente. Ma quale liberamente, esiste uno studio anche per quello. Fidati. Esiste gente che studia anche quello che non fai. E te lo dico con la stessa certezza con cui tu credi che l'uomo è andato sulla luna. O anche con la stessa certezza che tu hai nel dire che sulla luna non ci siamo mai stati.

Qualche giorno fa, parlavo con un'amica di libri. Esistono ancora persone come me e lei che ancora spendono soldi per dei libri. Che un postcad non lo hanno mai ascoltato, che un audio book non lo hanno mai scaricato e che adorano il profumo delle pagine dei libri. Io, personalmente, adoro sia l'odore delle pagine dei vecchi libri, sia di quelli nuovi, appena stampati. Penso che l'odore delle pagine di un libro sia tra i profumi più buoni al mondo. O, almeno, tra quelli che io preferisco. Ci sono tanti profumi che mi fanno volare, che mi appartengono, che mi ricordano cose belle, bei momenti. Tra questi, c'è senza dubbio l'odore dei libri, l'odore delle pagine di un libro. 
Ma quando è stata l'ultima volta che ti sei dedicato del tempo e hai aperto un libro? Qual è stato l'ultimo libro che hai acquistato? E quando hai messo piede l'ultima volta in una biblioteca? O in una libreria? E quando hai ricevuto come regalo un libro per l'ultima volta? E quando ne hai regalato uno?

Io sto leggendo un libro di Osho al momento - non mi aspetto che tu conosca l'autore - considerato un Life Essentials e dal titolo The Power Of Love. Un libro così intenso che non puoi leggere tutto d'un fiato, perchè altrimenti, siamo onesti, non gli dedicherei la giusta importanza e non capirei nulla. 
Ecco. Altra tematica da affrontare. Capire un libro. Quante volte guardiamo un film e quando ci ritroviamo a parlarne con l'amico di turno, la mamma, il partner e via dicendo, quel film che tanto ci ha colpito, emozionato, fatto rabbia, piangere, ridere,.. all'altra persona ha provocato tutt'altre sensazioni? Magari a loro non è manco piaciuto. O viceversa. 
Lo stesso accade con i libri. Anche più frequentemente di un film. Perchè con il libro sei tu e quelle pagine. Il lettore vivrà una storia sicuramente diversa da quella che lo scrittore ha scritto per lui. Ne sono certa. Così come sono certa che tu stai leggendo tutto questo e stai interpretando a modo tuo. Sarai d'accordo o meno con me senza però aver compreso interamente ciò che io voglio dire. Ma non perchè non puoi arrivarci, non perchè non mi stai dedicando la giusta attenzione, nemmeno perchè io non ho usato le parole giuste o non mi sia espressa bene. Ma perchè funziona così. Perchè anche se io ti dico che sono seduta su di un divano blu in una stanza rosa, tu vedrai quel divano, immaginerai quel blu e quella stanza, in un modo diverso da quello che è. E anche se scendo nei dettagli e ti dico che le pareti sono di un rosa chiaro, il rosa che tu vedrai sarà molto probabilmente diverso dal rosa che vedo io o che un altro immagina leggendo le stesse cose. E anche se scendessi ancor di più nei dettagli dicendoti che le pareti sono di un rosa chiaro illuminate dalla luce del sole, tu che rosa immagini? Un rosa Barbie chiaro? Un rosa tendente al bianco? Un rosa pallido? E la luce di cui parlo, arriva da una finestra? Arriva dal soffitto? Illumina tutte le pareti?
Credimi, anche se ti dessi tutti questi dettagli, sicuramente vedresti qualcosa di molto simile a quello che immagino io o magari molto diversa, ma non potremmo mai vedere o immaginare esattamente la stessa cosa.
E questa per me è magia. Ma è anche terrore, per tutto il discorso che facevamo all'inizio. Terrore se penso che per quanti di voi che sono ancora qui a leggere e si sono persi tra i miei discorsi e sono anche presi da tutto questo, c'è ne sono 100 ed infiniti altri che non leggeranno mai tutto questo, che il link a questo blog non lo troveranno mai, anche se da anni è nella mia home page su YouTube. Anche se da mesi c'è un link per collegarsi a queste pagine sotto quasi tutti i miei video. E anche chi ci arriva, magari non legge fino alla fine. Magari legge ma è distratto e non capisce. Magari arriva la notifica di Facebook e si passa ad altro. Magari arriva il piatto a tavola e bisogna fare la foto per Instagram e lasciamo questa lettura. Così come lasciamo quel libro sul comodino ogni sera a prendere polvere perchè guardare quella serie su Netflix ha la priorità. Così come preferiamo un podcast ad un buon libro. Un audio libro alle pagine che scorrono sotto le nostre dita. Sia chiaro, non sono meglio di nessuno e guardo anche io Netflix, posto il piatto di pasta su Instagram e mi chiedo come mai abbia alcuni libri ancora chiusi nello zaino. Sono figlia di questi anni anche io, vittima di questi giorni e partecipe attiva di questa evoluzione che ci involve. Però ne ho consapevolezza e ho piacere a parlarne con te. Con te che mi capisci, con te che pensi che stia dicendo una marea di cazzate, con te che invece stai riflettendo ora per la prima volta, con te che sei arrivato fin qui e ti stai chiedendo che cazzo ho appena detto e che diamine hai appena letto?
Tranquillo, qualsiasi cosa tu abbia capito o non, non sarà mai quello che volevo esattamente dire io. E andrà bene così. Per entrambi.



Grazie.



Grazie davvero.



I.